ST21 Gazette Ottobre 2021
STUDIO21 A.A. 2021/2022
Uno #SPAZIODEDICATO alle realtà italiane e non, sia accademiche che tutte quelle realtà specializzate in danze urbane. Oggi ospiti di ST21GAZETTE:
Nasce dal grande desiderio di dare anche in questa città la possibilità di avere un punto di aggregazione per chiunque lo stia cercando,
Fornendo una fonte inesauribile di informazioni su questa danza!
Molto importante e accurata è la selezione di maestri qualificati e noti nella scena HIP HOP mondiale, per costruire una conoscenza e un “educazione” a questa danza ben solida, miscelata a tante esperienze positive e al sano divertimento.PACA desidera raccontare, insegnare e appassionare tutti i ragazzi che percepiscono un feeling verso L’HIP HOP!
La cosa importante è avere passione al resto ci pensa PACA!
https://www.instagram.com/pacastudio/
ST21 Gazette Ottobre 2022
ST21 MEETS: SARA DALLA TORRE
Mi chiamo Sara, ho 32 anni e sono nata e cresciuta a Torino. Sono infermiera specializzata in salute mentale e negli ultimi 2 anni mi sono trovata, come molti colleghi, in prima linea nella gestione della pandemia Covid19. Amante della buona cucina, della danza e della musica, in particolare amo andare ai concerti e più in generale agli spettacoli dal vivo.
Sono passati 22 mesi da quando il virus SARS-CoV-2 ha fatto il suo ingresso nel nostro paese. Con lui, hanno fatto ingresso nelle nostre vite parole fino ad allora poco conosciute quali lockdown ed indice rt, mentre abbiamo stretto amicizia con le mascherine e qualsiasi tipo di disinfettante mani.
Il nostro paese, così come tutto il mondo, si è fermato.
Nel mio piccolo, mi ritengo fortunata ad appartenere a quella categoria di lavoratori che non si è mai fermata: quella degli operatori sanitari. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, educatori e tutti gli altri professionisti che hanno continuato la propria vita lavorativa, con un impegno decisamente maggiore rispetto alla normalità. Sono stati mesi psicologicamente e fisicamente devastanti, fatti di turni senza fine, di pause pranzo saltate, di sudore sotto i dispositivi di protezione individuale. Ma una cosa, in barba al politically correct, mi sento di doverla dire (o meglio, ripetere): io, come tanti altri miei colleghi, non mi sono mai sentita un eroe. Abbiamo svolto il nostro lavoro, al meglio delle nostre possibilità, come sempre.
Tornando a casa stanchi e con i segni sul viso, consapevoli di essere parte di qualcosa di spaventosamente grande. Rientrando nelle nostre dimore senza la forza per cantare dal balcone, per fare il workout a casa per tenersi in forma, per fare il pane o altre preparazioni.
Ma ora sono passati quasi 2 anni, che sembra di non aver vissuto, ed ora, più dell’anno scorso, si sente nell’aria la voglia di ricominciare davvero. E non ho intenzione di parlare di si-vax o no-vax, seppur del settore non penso sia compito mio elencare gli aspetti positivi del vaccino. Voglio parlare, e non sono affatto patriottica, di un paese che vuole ripartire.
Ho finalmente rivisto qualche saracinesca dei negozi alzarsi, anche se sono troppe quelle rimaste abbassate. Ho rivisto i bambini e ragazzi tornare a scuola e all’università. Ho rivisto le scuole di danza riaprire e le lezioni ricominciare, ed anche se neanche quest’anno riuscirò a riprendere, questa è uno dei nuovi inizi che più mi ha emozionata.
Insomma, quest’anno abbiamo uno strumento in più e tanta voglia per ricominciare alla grande. Mettiamoci la testa tutti quanti e speriamo che anche le mascherine possano diventare presto solo un ricordo!
ST21 Gazette Ottobre 2021
#LOSAPEVCHE?
Nacquero all’inizio degli anni ’60 e ad oggi sono tra le scarpe più conosciute della marca: le adidas Originals Stan Smith sono senza dubbio un pezzo di storia.
In origine erano state create per giocare a tennis sotto un altro nome, lo sapevi? Tutti conosciamo questo modello iconico, ma pochi conosciamo la sua storia.
Per esempio, sapevi che tra il 2012 e il 2013 non ne fu prodotto nemmeno un paio? E che fino al 1994 ne furono vendute 23 milioni di paia? Prova a immaginare quante altre paia sono state vendute ad oggi… Infinite!
E così nacque la leggenda
La storia delle adidas Stan Smith inizia negli anni ’60 quando Horst Dassler, figlio di uno dei fondatori del Brand Adolph “Adi” Dassler, ebbe l’idea di creare un prodotto rivoluzionario. Fino a quel momento tutte le scarpe da tennis venivano realizzate con la tomaia in canvas, ma Horst voleva disegnare il primo paio in cuoio, con un’intersuola sintetica e una suola in gomma.
Fu così che si iniziarono a disegnare le Stan Smith. Ma se pensi che questo sia stato il primo del modello, beh… ti sbagli! Al momento del lancio, il brand voleva che queste scarpe fossero associate ad un grande nome del tennis, ad un giocatore che potesse causare furore. Così adidas scelse Robert Haillet e il modello venne chiamato “adidas Robert Haillet”. Curioso, no? In pochissimo tempo queste scarpe diventarono le preferite tra i giocatori di tennis di tutto il mondo. Così come le adidas Originals Superstar causarono furore tra i giocatori di basket dell’epoca, anche le Stan Smith erano in grado di garantire la stessa stabilità e lo stesso sostegno al piede grazie alla tomaia in pelle, evitando slogature o altre lesioni tipiche degli sportivi.
Un altro fattore importante per il successo di queste scarpe fu il fatto che l’uscita coincise con il momento in cui il tennis iniziava ad essere uno sport molto popolare.
Un altro fattore importante per il successo di queste scarpe fu il fatto che l’uscita coincise con il momento in cui il tennis iniziava ad essere uno sport molto popolare.
Da Robert Haillet a Stan Smith
Nel 1971, pochi anni dopo il lancio del modello, il giocatore di tennis Robert Haillet si ritirò così la marca aveva bisogno di trovare un nuovo ambassador. Donald Dell suggerì a Dassler il nome Stan Smith, la cui fama cresceva di giorno in giorno.
Anteriormente, Smith aveva già collaborato con Converse e Uniroyal, ma questo contratto con adidas fu molto diverso.
Nonostante la collaborazione tra adidas e il giocatore di tennis fosse iniziata nel ’71, fu solo nel ’78 che si cambiò ufficialmente il nome del modelo in adidas Originals Stan Smith. Con qualche cambiamento nel design, il modello si presentava con un patch verde sul tallone e con un ritratto stilizzato del giocatore di tennis sulla linguetta. Sapevi che i primi modelli di queste scarpe furono prodotti in Francia? Adesso questi modelli sono riservati agli sneakerhead più accaniti che vogliono accaparrarsi i migliori pezzi vintage.
Quando adidas cambiò il nome, le vendite aumentarono a dismisura! Tutti volevano un paio di Stan Smith per prendere parte alla storia, persino gli avversari del giocatore ne volevano un paio. Smith arrivò a dire “Rimasi ammutolito la prima volta che persi una partita contro qualcuno che stava indossando le mie scarpe”
Un ritorno glorioso
Nonostante il mancato successo del decennio precedente, nel 2011 il nome Stan Smith venne affiancato dalle grandi marche di moda. Inoltre, tra il 2012 e il 2013, adidas ritirò la scarpa dal mercato e così facendo creò un bisogno, una necessità: di colpo tutti volevano di nuovo la possibilità di acquistare un paio di Stan Smith.
Il 14 gennaio 2014 l’icona fece il suo ritorno. Per creare più hype, molte celebrità come Ellen Degeneres ne ricevettero un paio personalizzato. Dopo questa azione di marketing, non si trovavano Stan Smith in vendita da nessuna parte. Erano disponibili solamente nei negozi più esclusivi.
Un successo innegabile
A questo punto iniziarono ad uscire molte colorazioni. Grazie alla sua semplicità, questo modello era come una tela bianca che si prestava benissimo a collaborazioni con grandi nomi come Raf Simons o Pharrell. Inoltre, il comfort venne migliorato grazie all’introduzione di nuovi materiali come il Primeknit e la tecnologia di ammortizzazione Boost.
Non è azzardato affermare che nel corso degli anni le Stan Smith sono state tra le sneakers più apprezzate e vendute della storia. Sono in cima alla classifica da così tanto tempo che intere generazioni non si immaginano nemmeno il perchè del loro nome o le loro origini. A tal proposito è bene ricordare il libro di Stan Smith intitolato “Some people think I’m a shoe”. Ovviamente, il tennista possiede una collezione di Stan Smith che farebbe invidia a chiunque, accumulata in questi 60 anni di storia.
Le Stan Smith senza dubbio hanno avuto un forte impatto sulla cultura street e sugli sneakerhead. Sono un vero must-have che non può mancare in nessuna collezione che si rispetti.
Dai campi da tennis alle strade alla volta del secolo
Durante la decada degli anni 80, le Stan Smith iniziavano a perdere la loro popolarità sui campi da tennis a causa delle innovazioni tecnologiche nel campo delle attrezzature per lo sport.
Nonostante ciò, iniziarono ad essere indossate come scarpe alla moda, perfette da abbinare a qualsiasi outfit. Nel 1994 ne erano già state vendute più di 23 milioni di paia. Nel 2016 le vendite si aggiravano intorno ai 50 milioni di paia.
Alla vigilia del nuovo secolo, adidas lanciò le Stan Smith II. Questa versione era caratterizzata da una linguetta più grande che non presentava il ritratto del tennista. Nel 2008 era possibile comprare una replica del modello classico. Per aggiungere un tocco retro, adidas diede un tono giallognolo alla suola e ai lacci.
ST21 Gazette Ottobre 2021
BudLight e la special edition X Post Malone
La birra costum di Posty debutta da Jimmy Fallon
Chi se non Post Malone come ambasciatore di una delle bevande più vendute negli states? Il fan numero uno della budlight è stato scelto dalla compagnia per promuovere la classica lager in lattina blu. Non è da dimenticare il fatto che il rapper abbia già avuto una collaborazione lo scorso anno nel Bud Light Dive Bar Tour.
Numerosi artisti affini al mondo del rap hanno collaborato con diversi marchi di champagne e liquori di lusso, ma Post Malone ha scelto di poter offrire ai propri fan una bevanda custom economica, annunciata al late show di Jimmy Fallon .
“I’m so excited for this can. It’s something I was very passionate about and it’s so sick to see my mug on a Bud Light can”
ST21 Gazette Ottobre 2021
SPECIALE EVENTI
ST21 Gazette Ottobre 2021
STUDIO21 PLAYLIST by RUBEN
Nel 1989 Iniziava il mio percorso musicale!
Essendo figlio di una mamma italiana e un papà sud americano, la musica non è mai mancata alle mie orecchie, e quindi la mia danza è partita involontariamente di conseguenza…
Ogni singola canzone è composta da tante sensazioni scaturite da ricordi indelebili che mi accompagneranno per sempre.
La mia danza non è altro che il tronco dell’albero su cui sono aggrappati tutti i miei ricordi più preziosi