ST21 Gazette Agosto 2022
WONKA VINTAGE POP
BY GIULIA WONKA
Remember my name
Da brava Miss Vintage quale sono, questo mese vi porto con me negli anni ottanta, a New York, per la precisione alla New York School of the Performing Arts.
Sto parlando di Fame, Saranno Famosi in Italia, la serie statunitense che racconta la vita di studenti e docenti della scuola d’arte sopra citata.
Tratta dall’omonimo film di successo firmato da Alan Parker nel 1980, è andata in onda in USA dal 1982 al 1986, per un totale di sei stagioni e centotrentasei episodi. Ha inoltre vinto tre Emmy Award e un Telegatto.
Lo show non solo racconta i sacrifici e il duro allenamento dei futuri artisti, ma è in grado di toccare argomenti delicati e per l’epoca poco discussi in una serie del genere, come il consumo di stupefacenti, la discriminazione razziale, la prostituzione minorile e l’alcolismo. Proprio questa capacità la rese un fenomeno mondiale: il pubblico ha la possibilità di rivedersi nei personaggi in tutte le loro sfaccettature e fragilità. Non c’è più soltanto il sogno di vivere d’arte, ma si fanno spazio i problemi della vita vera.
L’enorme successo portò a realizzare un tour di concerti e spettacoli dal vivo e addirittura un remake nel 1997, Saranno Famosi a Los Angeles, che ebbe però vita breve. Nel maggio del 2019, in occasione dei trentacinque anni della serie, alcuni membri del cast parteciparono ad una reunion, tre giorni di convention dedicati ai fan e due concerti a Liverpool.
Complice la nostalgia e la tendenza, specialmente dei prodotti audiovisivi, di guardare al passato per star meglio nel presente, nel 2012 Lifetime, famoso canale via cavo statunitense, ha ordinato il pilot di una nuova versione di Fame, ma, purtroppo o per fortuna, il progetto non ha mai visto la luce. Segno che forse questo bombardare gli spettatori di reboot, revival, remake, spin-off, sequel e prequel, non è una strategia così vincente.
Ma se noi siamo qui a parlare dell’iconicità di questo show, purtroppo non vale lo stesso per gli attori che lo interpretarono, pochi di loro hanno avuto una florida carriera. La più fortunata credo sia stata Debbie Allen, ovvero l’insegnante di danza Lydia Grant, nonché coreografa dell’intera serie. Sorella di Phylicia Rashad (mamma Claire de I Robinson per intenderci), ha proseguito come ballerina, coreografa, attrice e regista, tant’è che oggi è uno dei jolly di casa Shondaland (attrice, producer, regista e all’occorrenza elettricista, dog sitter e autista).
Nel tempo molte serie si sono ispirate a Fame, mi vengono in mente la spagnola Paso Adelante, protagonista della mia infanzia, l’italianissima fiction Non smettere di sognare, con protagonista Alessandra Mastronardi reduce dal successo ottenuto ne I Cesaroni, la più recente Tiny Pretty Things, dai toni più noir e, penso, a modo suo la colorata e “soapoperosa” Il mondo di Patty.
La stessa Maria De Filippi nel settembre del 2001, ispirandosi allo show, lanciò il suo talent chiamandolo proprio Saranno Famosi. A metà della seconda edizione però, si vide costretta a cambiare nome per problemi legati al diritto d’autore e lo ribattezzò Amici.
In conclusione, diffidate dalle imitazioni, esigete sempre e solo l’originale Fame. Semicit.
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Black Machine
Realizzato da Nevercrew
Il grande murales dal titolo “Black Machine” realizzato dal gruppo di artisti NEVERCREW è animato da un orso bianco sporco di petrolio che osserva la scritta luminosa “white”, alimentata da un macchinario – marchio tipico degli autori – che richiama all’industria torinese.
L’opera, combinando elementi naturali e artificiali, trasporta lo spettatore in un’atmosfera quasi surreale e lo spinge a riflettere sul tema del riscaldamento globale e sulla necessità che l’uomo si assuma la responsabilità di preservare il delicato equilibrio degli ecosistemi.
Cosa devo fare i giorni seguenti ad uno o più pasti abbondanti?
Inanzitutto è opportuno specificare come 1-2 giorni di non aderenza al piano alimentare non andranno a rovinare tutti i risultati ottenuti: in quanto il nostro orgsnismo non reagisce nell’acuto bensì nel cronico.
Un rapporto sano con il cibo, infatti, implica un 80% di alimentazione sana e bilanciata e un 20% di alimentazione libera e appagante per il nostro cervello.
Ma quindi come devo comportarmi se per qualche giorno sono uscito/a dagli schemi alimentari?
- Ritorna alla tua routine alimentare
Ma quindi come devo comportarmi se per qualche giorno sono uscito/a dagli schemi alimentari? - Muoviti di più
Conduci uno stile di vita sano e attivo (almeno 8k passi al giorno), e compi una regolare attività fisica moderata-intensa almeno 3v a settimana - Non attuare strategie drastiche
Non attuare strategie drastiche quali digiunare, eliminare carboidrati o grassi, ricercare diete su siti internet, compiere attività fisica compulsiva (come attività cardio tutti i giorni).
Tuttavia sarebbe utile affidarsi ad un professionista del settore che ti sappia aiutare a ritrovare un rapporto sano ed equilibrato con il cibo - Non pesarti
I giorni successivi ad una pizza o ad uno o più pasti abbondanti, il nostro organismo trattiene più liquidi, perciò è probabile che il numero sulla bilancia salga anche di 1-2kg in più.
Questo non vuol dire che tu abbia acquisito massa grassa, o rovinato tutti i risultati: bensì nel giro di qualche giorno, ritornando ad uno stile di vita sano, il tuo organismo eliminerà i liquidi in eccesso e il tuo peso ritornerà alla normalità.
Ma quindi posso concedermi dei pasti liberi?
Assolutamente si! Il nostro cervello, necessita di essere appagato, perciò è opportuno soddisfare le nostre voglie con qualche cibo più sfizioso. Ovviamente l’equilibrio sta nel mezzo, avere una corretta educazione alimentare è importante per il proprio benessere psico-fisico.
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dott.ssaceciliagrosso@gmail.com
LO SAPEVI CHE?
Il monumento a G.O.A.T.
L’artista Sherwin Banfield ha creato una statua dell’iconico attore e rapper da esporre nel Flushing Meadows Corona Park.
Il monumento presenta una componente musicale, implementando l’audio nell’opera. Mostra un giovane LL con il suo iconico cappello Kangol e un Boombox Soundsystem. Il tutto con in mano una cassetta del suo album di debutto in studio, Radio.
La scultura Ladies Love Cool J si trova nel David Dinkins Circle all’interno del Corona Park.
LL COOL J ha ricevuto di recente rispetto e complimenti, quando è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Ha condiviso la notizia del suo fantastico successo con un post sui social media.
“Tutto è possibile. Una mia statua a Corona Park, nel Queens, opera del talentuoso @sherwintheartist“, ha scritto LL Cool J.
La potente statua è un altro modo per celebrare i suoi innumerevoli contributi alla musica Hip-Hop e alla cultura pop.
La sua prolifica carriera si estende per oltre 35 anni.
La creazione di Banfield sarà visibile fino al novembre 2022.
ST21 2022/2023
PRESTO FUORI LE NOVITA’ DELLA PROSSIMA STAGIONE DI STUDIO 21 A.S.D