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ST21 Gazette Novembre 2021

HIP HOP AND JAZZ

BY STRITTI

La relazione tra Hip Hop e Jazz è molto stretta per ovvi motivi di parentela nella Cultura Afroamericana.

I Dj e i Producers Hip Hop hanno avuto come primo approccio con la musica ascoltando i vinili dei genitori e il Jazz è sempre stato un caposaldo delle generazioni precedenti, quindi quando si iniziano ad usare i Sample in modalità massiccia si mischiano beat Funk con atmosfere molto più Jazzy. Tra i primi a mostrare questa appartenenza furono i Stetsasonic con “Talkin’ All That Jazz” del 1988 e i Gangstarr con “Words I Manifest”.

Nel frattempo nasce la crew Native Tongue da dove escono gruppi come Jungle Brothers, De La Soul e A Tribe Called Quest che sfruttano i Sample Jazz creando capolavori senza tempo tipo “Jazz (We’ve Got) degli ATCQ. 

Ma nel 1989 esce nel disco di Quincy Jones “Back on the Block” il brano “Jazz (Corner of the World) che introduceva “Birdland” con la partecipazione di Kool Moe Dee e Big Daddy Kane che collaboravano con Jazzisti e il testo con i vari inserti era un ode alla musica jazz, secondo me il primo prototipo di un futuro prossimo che si chiamerà Acid Jazz. 

ACID JAZZ

Spike Lee arriverà con la colonna sonora di “Mo Better Blues” dove i Gangstarr parteciperanno con il Brano “Jazz Thing”, uno dei brani più iconici del Jazz Rap. Ormai la richiesta di un pubblico colto a questo nuova onda che stava travolgendo la scena era immensa, cosi in quel periodo molti gruppi si sono dedicati a questo groove come Simple E, Pete Rock & Cl Smooth, Grand Puba, Mad Flava, Black Sheep, 7A3, addirittura anche i Kid’n’Play con il brano “Fourplay” dall’album “Face the Nation”. 

Ma il livello si alzò nel 1992 quando un icona com Miles Davis con il supporto di Easy Moe Bee crearono “Doo Bop “ (Miles morì durante la realizzazione dell’LP) che diede una visibilità al genere stratosferica, nello stesso anno in Inghilterra nasce l’etichetta Acid Jazz lanciando Jamiroquai e i Brand New Heavies con atmosfere molto più Soul Funk, ma incontrarono la cultura Hip Hop nell’album meraviglioso “Heavy Rhymes Experience” dove i Brand New Heavies si uniscono a i Pharcyde, Grand Puba, Masta Ace, Main Source, Gang Starr, Kool G Rap, Tiger, Black Sheep, Ed OG e Jamalski.

Dalla Blue Note creano il progetto US3 dove il singolo “Cantaloop” girerà in loop per tutto il globo, brano ispirato da “Cantaloop Island” di Herbie Hancock. Dopo Miles anche Greg Orsby crea un album con CL Smooth creando un capitolo importante per il genere, stessa cosa per il progetto “Buckshot LaFonque” con Brandford Marsalis e Dj Premier. In quel periodo debuttano i The Roots che erano una band vera e propria e cambiarono un pò lo stereotipo di quel periodo Rapper+Dj, scrivendo un capitolo importante della storia dell’ Hip Hop Music. 

Sicuramente un’altro miracolo furono i Digable Planets che con i loro primi due album definirono il genere e lo consegnarono all’immortalità ispirando molti dei rapper che vennero dopo.. 

La stampa attribuì  la definizione Acid Jazz dal nome dell’etichetta inglese omonima, questa definizione ingloba il Jazz Rap ma anche gruppi come Incognito, Raw Stylus, Galliano, James Taylor Quartet,  e tanti altri.

Sono nate diverse compilation ma credo che la più completa sia “Rebirth of Cool” dove molte tracce attingono sia dal Rap Jazz includendo gruppi meno conosciuti ma con un groove incredibile come gli UMC’s, Young Disciple, Mc Mell’O, Freestyle Fellowship e tantissimi altri.

A fine anni 90 il genere sfuma e si integra nel Nu Soul capitanato da artisti come D’Angelo ed Erikah Badu ma negli ultimi anni a volte fa capolino e c’è un ritorno a quel sound grazie a Jazzisti giovani molto influenzati dalla Cultura Hip Hop, primo su tutti sicuramente Robert Glasper.

Naturalmente il connubio sarà sempre presente, sono fratelli siamesi, provengono dalla stessa fonte, troverete sample nei brani più insospettabili, è nel DNA, ma se vi piace la musica appartenente alla Cultura Hip Hop cominciate ad ascoltare il Jazz scoprirete un universo talmente ampio che vi perderete felicemente in esso.

Jazz We’ve Got Ma il progetto più importante in assoluto fu “Jazzmatazz” che univa musicisti Jazz, Rapper e cantanti Soul pilotati da Guru dei Gang Starr. Il primo album è una pietra miliare della storia della musica ed è sicuramente il più radicale dei 4 usciti nel complessivo. In questo disco ci sono featuring mastodontici come Roy Ayers, Donald Byrd, Liston Smith, Courtney Pine , Ronny Jordan che continuerà la collaborazione con Guru nel suo disco “A Quiet Revolution” che è un’altra pietra miliare del genere. Guru negli altri 3 dischi successivi avrà decine di ospiti come Chaka Khan, Jamiroquai, Bahamadia, Herbie Hancock, Angie Stone, Erikah Badu, Common, Bilal, Les Nubians, Isaac Hayes e tanto altri.

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una rubrica a cura di Cecilia Grosso

ST21 Gazette Ottobre 2022

DONNE E ALIMENTAZIONE

La ritenzione idrica si può combattere?

La ritenzione idrica è un fenomeno da non confondere con la cellulite, la quale è una patologia che porta ad una degenerazione del tessuto adiposo maggiormente presente nella fase post- puberale e in persone con importante accumulo di tessuto adiposo. La prima invece è una conseguenza di un accumulo di liquidi a livello extracellulare, il quale fenomeno porta la pelle ad avere un aspetto così detto a “buccia di arancia”. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle donne, in quanto hanno un assetto ormonale ben diverso da quello degli uomini. Nell’arco del mese, infatti, la donna è soggetta ad oscillazioni ormonali importanti, le quali possono peggiorare il fenomeno in questione; frequentemente, infatti, nella fase pre-mestruale (una settimana prima del flusso mestruale) questo fenomeno tende ad accentuarsi con miglioramento o scomparsa con la fine dei giorni di flusso. Tuttavia, in alcune donne, questa situazione tende ad essere cronica, per diverse motivazioni.

studio21 meets Sara dalla Torre

CONSIGLI:

Mantenere una corretta idratazione: bevi almeno 2L di acqua al giorno

– Modera le quantità di sale assunto con gli alimenti, senza eliminarlo, poiché il sodio presente nel cloruro di sodio (sale da cucina) è un importante minerale per le nostre cellule. Quindi riducilo ma non eliminarlo!

– Conduci uno stile di vita attivo per favorire una corretta circolazione soprattutto a livello degli arti inferiori: cammina almeno 8 mila passi al giorno e compi almeno 3 v a settimana attività fisica (corsa, palestra, bici, nuoto..)

– Segui un’equilibrata e sana alimentazione: prediligi condimenti a crudo, cotture semplici, cereali di origine integrali, tanta verdura e adeguate porzioni di frutta ( 2 al giorno). Riduci il consumo di zuccheri semplici soprattutto provenienti da bevande zuccherate, dolci, dal saccarosio che si aggiunge nel tè, caffè e tisane. 

Infine, è opportuno sottolineare che la ritenzione idrica è una caratteristica intrinseca di quasi tutte le donne, perciò accettala con serenità, seguendo i piccoli accorgimenti indicati.

Tornando a casa stanchi e con i segni sul viso, consapevoli di essere parte di qualcosa di spaventosamente grande. Rientrando nelle nostre dimore senza la forza per cantare dal balcone, per fare il workout a casa per tenersi in forma, per fare il pane o altre preparazioni.


#CINEMA21

Mi chiamo Giulia , ho 24 anni e ancora oggi quando voglio impressionare qualcuno dico “ho fatto un film cinematografico come attrice protagonista”. Perché è una cosa che ho fatto, che mi ha resa felice e soprattutto è una cosa che è rimasta indelebile nella mia vita. Girare un film è una dì quelle cose che sono indescrivibili da raccontare, soprattutto Dolcissime, il film in questione, è ancora oggi una grossa linfa di emozioni da cui prendo spunto.

La storia racconta di tre ragazze grasse (non è un insulto) che decidono di mettersi in gioco e dimostrare che sono molto più di quello che i compagni, familiari amici vedono. Le tre ragazze sono state vittime di bullismo, e ora così su due piedi mi viene da pensare: “chi non è mai stato vittima di bullismo?”.

Al di fuori del film io lo sono stata, e lo sono ancora oggi all’età di 24 anni.

La settimana scorsa sono andata alle giostre (amo le luci e i colori che brillano nella notte) e sono salita su una giostra: mentre stavo allacciando le cinture più in ansia che altro perché ho paura dell’altezza e mi stavo cercando di mettere in gioco, il giostraio mi dice “sei troppo pesante per questa giostra, scendi”. Questa frase ha scaturito molte risatine tra i ragazzi seduti intorno a me. E la forma di disagio che ho provato mi ha resa ancora una volta “vittima di bullismo”.

A scuola il mio peso è sempre stato fonte di risate e prese in giro. questo mi ha reso molto

simile al mio personaggio. Mi ricordo le sere in cui mi spaccavo di cibo e poi piangevo perché il giorno dopo mi avrebbero ripresa in giro. Non cercavo di cambiare la mia situazione, non cercavo di farli smettere. Quando sono cresciuta però, mi sono trasformata nel Bullo. Avevo sempre la battuta pronta, ero sempre sulla difensiva, acida come la panna acida!

Crescendo ancora mi dispiaceva ferire le altre persone, e grazie al mio film ho imparato (un po’ già lo avevo capito prima) a fregarmene e ad amare me stessa più dì qualunque cosa.

Questo non significa porgere l’altra guancia e permettere alle persone dì prenderti in giro, amare te stesso più dì qualunque altra cosa significa NON PERMETTERE A NESSUNO DI FERIRTI, cercando di non dare peso alle loro parole.

Le risate dei ragazzi e le parole del giostraio mi hanno ferita? Forse un po’, mi sono messa a piangere? No. Sapete perché?

Perché non mi importa di quello che gli altri pensano di me. Non mi interessa di quello che chi non mi conosce pensa riguardo il mio fisico.

Mi interessa solo stare bene con me stessa.

Ho fatto un’altra giostra, e ho sconfitto la mia paura e ho sconfitto il bullismo.


Nike, che figuraccia! Costretta a ritirare le scarpe col nome “greco”

Imbarazzo in casa Nike: la multinazionale americana ha sbagliato a scrivere (in modo davvero assurdo, considerato che prende il nome dalla dea greca della vittoria) il proprio marchio su un nuovo paio di scarpe da ginnastica atema “greco antico”.

Nike, la collezione “Antica Grecia

La Nike sta lanciando l’ultima collezione in omaggio alla dea greca che l’ha “battezzata”, Nike, divinità della vittoria. Peccato che la scritta sul retro della scarpa – che sembra dire “Nike” in lettere inglesi – in realtà significa “piks” in greco.

L’ortografia corretta del logo in greco sarebbe NIKH. 

Molti utenti se ne sono accorte e non hanno mancato di farlo notare e di arrabbiarsi, ritenendolo un insulto alla cultura greca: è stata creata una petizione su Change.org per sollecitare il marchio a rimuovere le scarpe da ginnastica dalla vendita.

“Non potevano chiedere a qualche greco?”

Chi parla greco o lo ha solo studiato, infatti, non ha potuto non notare la gaffe delle Air Force 1. Come correttamente fanno notare su Twitter gli utenti che si sono scatenati contro Nike, esistono 11 milioni di greci al mondo: 

si poteva chiedere a loro, o anche solo consultare internet. Per non parlare, poi, di quanti discendenti di greci vivono negli Usa: secondo alcune stime sono tre milioni di individui. Diverse centinaia di migliaia di loro, inoltre, parla ancora il greco in casa.

 Era così difficile trovare qualcuno che aiutasse la Nike? Sempre sul web, molti ironizzano: “D’ora in poi vi chiameremo piks!”.


ST21 Gazette Novembre 2021

SUOS EXPERIENCE

T shirt Suos Experience LIMITED EDITION. 

Per chi non si fa scappare la Tee c’ è l’ evento in regalo. Solo 50 T Shirt, solo 50 posti. Drop disponibile da Venerdì 29 Ottobre su suosclothing.com. 

Il Suos Experience non è il solito workshop, è una giornata di esperienze da provare. Si va oltre alla danza vivendo in prima persona delle esperienze artistiche incredibili. Creeremo un contenuto social e cercheremo di capirne i trucchi. Proveremo a scrivere apprendendo le basi della calligrafia. Assisteremo ad un vero shooting di un brand con modella. Decideremo inoltre se provare a fotografare o essere fotografati. Concluderemo la giornata con aperitivo e buona musica.

Il Suos Experience è un evento esclusivo solo per chi acquista la Tee.

12 Dicembre studio21torino


ST21 Gazette Novembre 2021

GUNDAM

Alla fine degli anni ’70, Gundam ridefinì la cultura degli anime e lanciò la visione futuristica del brand giapponese di base a Tokyo in tutto il mondo. Mescolando una narrativa avvincente con un sapiente design, l’influenza di Gundam nel mondo dell’animazione e della progettazione di giocattoli ha plasmato la cultura del collezionismo per decenni e continua a essere fonte di ispirazione e innovazione.

SB Dunk High “Gundam” è un omaggio all’immaginazione e all’etica del lavoro e apporta un tocco DIY e science fiction a un’iconica linea di eccentriche SB Dunk. Con uno Swoosh rimovibile, stilizzato per alterare completamente la silhouette e ottenere un look vivace o strategicamente discreto, questa sneaker è pronta a mettersi in movimento. “Gundam” Dunk rende omaggio alla tradizione e alla sinergia tra Nike SB e la cultura del collezionismo legata a Gundam, dai dettagli sulla punta ai tocchi di colore, fino agli adesivi di accompagnamento che richiamano esplicitamente il mondo dei robot.

ST21 Gazette Novembre 2021 – Sneaker news

ST21 Gazette Novembre 2021

STUDIO21 PLAYLIST by BABì